di Agostino Ciciriello
Protocollo d’intesa tra Fondazione Italiani e University of Benghazi
Roma-Bengasi, 4 novembre 2021.
È stato firmato un protocollo d’intesa tra l’Università di Bengasi e la Fondazione Italiani Organismo di ricerca. Il protocollo sarà attivo per una collaborazione nei campi della ricerca, dell'innovazione, del training e della formazione.
"Siamo molto orgogliosi e entusiasti di questa nuova partnership con la più antica e prestigiosa università della Libia. Obiettivo di questo accordo é costruire un ponte di dialogo e di pace duraturo e fruttuoso tra Libia e Italia. I progetti operativi che potranno scaturire da questo memorandum d'intesa costituiscono un tassello importante per creare una collaborazione intensa tra le due sponde del Mediterraneo, nel campo della ricerca, dell'innovazione e delle relazioni sociali e politico culturali. Sono grato al Magnifico Rettore di Bengasi Ezzedine Al Darsi, ed alla task force operativa dell'Università libica che ha collaborato con Fondazione Italiani per compiere questo primo importante passo": questa la dichiarazione del presidente della Fondazione Italiani, Gennaro Damato.
Temi come lo sviluppo sostenibile, l'economia digitale, il media management e l'innovazione sociale rappresentano l'essenza dell'accordo che verrà sviluppato attraverso una serie di incontri, corsi di formazione e workshop rivolti agli studenti dell'Università di Bengasi. Il Magnifico rettore dell'Università di Bengasi, Ezzeddine Al-Darsi, ha espresso la sua “felicità per la firma del documento di cooperazione”, aggiungendo che “l'Università di Bengasi è ansiosa di concludere ulteriori accordi e collaborazioni reciproche con le Università italiane”.
L’accordo con la Fondazione Italiani testimonia l'impegno dell'Università di Bengasi per valorizzare il ruolo dei giovani nel progresso della società alla luce delle sfide future della Libia. È un progetto dedicato alla new generation libica, perché punta a valorizzare le competenze degli studenti in tutti i campi della ricerca e dell'innovazione per lo sviluppo e l'empowerment della democrazia. L’intero asset del programma punta a supportare il sistema universitario libico nell'attuazione di un programma di leadership moderno e innovativo in grado di fornire agli studenti con gli strumenti e le conoscenze necessarie per essere più efficaci e presenti nella trasformazione democratica del Paese, in vista delle elezioni del prossimo 24 dicembre.
Nelle prossime settimane, il protocollo verrà presentato ufficialmente nel corso di un evento istituzionale che si terrà a Bengasi, in Libia
1° marzo 2019 - di Agostino Ciciriello
Fondazione Italiani ed ANGI insieme per l’innovazione
L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI e la Fondazione Italiani sottoscrivono un accordo finalizzato all’elaborazione di nuovi progetti nel campo dell’innovazione a favore dei giovani.
Lo scorso mercoledì 20 Febbraio, presso la sede di Fondazione Italiani a Roma, l’Organismo di Ricerca ha siglato un accordo di collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Giovani Innovatori (ANGI).
La partnership tra le due organizzazioni nasce dalla volontà di potenziare il comune impegno nella realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione dell’innovazione, nei molteplici ambiti in cui questa può essere applicata.
Nello specifico, l’iniziativa prevede l’adozione di un programma di cooperazione congiunto, alla formazione tecnico-scientifica ed allo sviluppo di iniziative che possano essere in grado di supportare lo sviluppo delle giovani imprese innovative in Italia e nel mondo.
A sottoscrivere l’accordo sono stati il Presidente di Fondazione Italiani – Organismo di Ricerca, dott. Gennaro Damato, ed il dott. Gabriele Ferrieri, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori.
“Il rapporto con ANGI nasce lo scorso Dicembre, quando siamo stati invitati dal Presidente Ferrieri alla cerimonia del Premio Nazionale ANGI.” Questo il commento del Presidente Damato. “Fin dal momento dalla nostra conoscenza, è stato chiaro ad entrambi che la Fondazione Italiani ed ANGI avrebbero potuto sviluppare una sinergia importante su un tema, come quello dell’innovazione, che mai come oggi rappresenta una sfida importante per la nostra società.”
Commenta cosi il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri: “Siamo lieti di questa importante partnership raggiunta con un importante realtà come la Fondazione Italiani. ANGI come punto di riferimento per il mondo innovazione, forte dei suoi numerosi successi e traguardi raggiunti fino ad oggi, è pronta a raggiungere nuovi obiettivi e a lanciare molteplici progetti a favore dei giovani e dell’ecosistema innovazione italiano ed internazionale. Grazie al supporto della Fondazione Italiani, ANGI aggiunge un prezioso alleato al suo percorso di crescita e sviluppo, già sostenuto da alcune delle più importanti istituzionali italiane ed europee e dal prestigioso entourage di membri della classe dirigente e della società civile italiana ed internazionale che ogni giorno ci accompagna e ci supporta nella nostra mission.“
9 Gennaio 2019 - di Agostino Ciciriello
La Bulgaria va di scena a Roma
Lo scorso 28 Maggio, la Bulgaria ha scelto l’Italia, nella cornice di Piazza del Campidoglio a Roma, per portare in piazza Discover Bulgaria, uno degli eventi più spettacolari progettati a conclusione del semestre della Presidenza del Consiglio d’Europa. Alla presenza del Ministro della Cultura bulgaro Boil Banov - danza, 3D videomapping e musica tradizionale hanno raccontato i pilastri che hanno reso grande la Bulgaria per la storia europea. E mentre ai Chinary, gruppo di danza contemporanea di ispirazione folkloristica, è stato affidato il racconto delle tappe più importanti della storia bulgara in una performance che a gennaio aveva già aperto a Sofia l’inaugurazione della Presidenza, agli artisti del MP Studio di Sofia hanno realizzato un innovativo 3D videomapping che, proiettato sulla facciata del Palazzo Senatorio, si è focalizzato sulla nascita dell’alfabeto cirillico, di quella grafia, cioè, che trasponendo in forma scritta l’antica lingua bulgara, ha permesso di diffondere la cultura cristiana europea presso le popolazioni slave.
A colonna sonora di questa operazione artistica alcune tracce tratte dal nuovo album del celeberrimo Mistero delle Voci Bulgare: musiche di Petar Dundakov con la partecipazione straordinaria di Lisa Gerrard, la voce che ha reso famosa la colonna sonora, firmata Hans Zimmer, de Il Gladiatore.
L’evento è stato realizzato dall’Ambasciata di Bulgaria a Roma e dall’Istituto Bulgaro di Cultura con il supporto della Fondazione Plovdiv 2019 (che insieme a Matera sarà nel 2019 Capitale europea della cultura). L’evento, infine, è stato reso possibile grazie anche al prezioso contributo di Unicredit Bulbank.
Qui di seguito il video dell’evento che Fondazione Italiani ha realizzato e donato, in segno di amicizia, agli organizzatori di Discover Bulgaria
14 Dicembre 2018 - di Agostino Ciciriello
Alla Camera dei Deputati, l’ANGI premia l’innovazione italiana
L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori - ANGI, con il patrocinio del Parlamento Europeo ed in collaborazione con la Camera dei Deputati, ha consegnato il Premio Nazionale ANGI, ambito riconoscimento riservato agli innovatori italiani per il loro virtuoso percorso nello sviluppo del nostro Paese.
Nella cornice dell’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, lo scorso 14 dicembre si sono riuniti numerosi membri della comunità dei giovani innovatori dell’ANGI, della stampa e delle istituzioni che sono promotori e portavoce di questa ormai riconosciuta iniziativa di celebrazione degli innovatori italiani.
Il Premio Nazionale ANGI, infatti, nasce per valorizzare le migliori iniziative degli innovatori italiani, al fine di promuovere le eccellenze di carattere sociale, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione e la cultura, l'imprenditoria e l'innovazione digitale.
L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI, infatti, è la prima organizzazione nazionale no profit interamente dedicata al mondo dell’innovazione in ognuna delle sue forme, che si pone come obiettivo quello di proporsi in Italia e nel mondo come il punto di riferimento per l’innovazione, diffondendo il tema della cultura, della formazione, delle nuove tecnologie e sviluppando sinergie in maniera trasversale tra privati, scuole, università, aziende, associazioni di categoria e istituzionali nazionali ed internazionali.
L’iniziativa è stata soprattutto l’occasione per mettere in relazione tra loro le istituzioni, il mondo del lavoro, della cultura, dell’istruzione e dello spettacolo attorno ai temi dell’innovazione. Di grande rilievo, inoltre, è stata la presentazione della ricerca del Direttore del comitato scientifico ANGI e Membro del Comitato Culturale e Scientifico di Fondazione Italiani OdR, Roberto Baldassari, relativa ad un’indagine inedita sul progresso economico e sociale dei giovani con focus particolare sul tema innovazione.
Nell’ambito della cerimonia, presentata da Daniel Della Seta e Camilla Nata e dal Presidente dell’ANGI Gabriele Ferrieri, i top manager di grandi corporate italiane e internazionali hanno consegnato ventidue premi a giovani aziende che operano nell’ambito dell’innovazione, due per ciascuna delle undici categorie individuate.
Nella consegna dei premi agli Innovation Leader, sono intervenuti importantissime figure del panorama italiano tra cui, per la Fondazione Italiani OdR, il consigliere di amministrazione Avv. Giuseppe Stipo, Cavaliere di Gran Croce e già Avvocato Generale dello Stato, in quanto ex membro della Commissione di collaudo dei primi satelliti lanciati dal CNR (prima che venisse istituita l’Agenzia Spaziale Italiana), nella quale ha collaborato per gli aspetti giuridici.
Attraverso la partecipazione all’iniziativa di un suo rappresentante di così alto profilo, dunque, la Fondazione Italiani OdR ha voluto manifestare ad ANGI tutto il suo interesse a collaborare sul tema dell’innovazione delle imprese italiane, delle quali la Fondazione italiani si fa portavoce nello svolgimento della sua costante attività di diplomazia culturale in Italia e nel mondo.
31 Ottobre 2018 - di Agostino Ciciriello
Firmato a Belgrado l’accordo di cooperazione
Nuovo concetto di sicurezza umana
Quello della sicurezza umana rappresenta il principale tema di dibattito all’interno delle agende politiche europee. La visione che i Governi nazionali hanno sull’argomento è ormai capace di condizionare in maniera considerevole sia le dinamiche riguardanti i rapporti internazionali tra gli Stati che i fenomeni legati al consenso popolare delle forze politiche che si muovono al loro interno.
Le diverse ondate di attacchi terroristici, che hanno colpito l’Europa nei suoi centri nevralgici, le ripercussioni della crisi economica e l’aumento esponenziale dei flussi migratori provenienti dalle zone di guerra dell’Africa subsahariana e dalla Siria, hanno contributo in maniera sostanziale a causare un crollo nella percezione che i cittadini europei hanno della propria sicurezza sociale ed economica.
L’assemblea Nazionale della Serbia a Belgrado, foto di Agostino Ciciriello
Mai come in questa fase storica parlare di sicurezza è un atto coraggioso. Le indicazioni e le decisioni che vengono individuate in questo ambito sono capaci di condizionare più che mai l’opinione e la vita dei cittadini europei. Era dai tempi della Guerra Fredda che non avevano assistito a cambiamenti socio-politici così profondi.
La rinascita dei movimenti ultranazionalisti ed il crescente consenso che questi stanno conseguendo tra gli elettori in gran parte dell’Europa, non solo evidenziano la necessità di individuare nuove soluzioni ai problemi che si sono venuti a creare ma, soprattutto, impongono alla società civile di ripensare ab origine il paradigma della sicurezza umana, in funzione dei cambiamenti epocali che l’Europa ha attraversato negli ultimi anni.
Ed è stato proprio l’obiettivo di individuare “A new concept of human security” ad animare la Conferenza Internazionale dell’European Center for Peace and Development (ECPD), organismo internazionale istituito dall’ONU nel 1983 con sede a Belgrado, nato nella Repubblica iugoslava fondata da Tito e sopravvissuto alla Guerra dei Balcani, con l’obiettivo di sviluppare ricerche, studi e corsi di rilievo internazionale, nei diversi ambiti delle scienze umane.
XIV Conferenza Internazionale dell’European Center for Peace and Development (ECPD). Foto di Agostino Ciciriello
Svoltosi in una insolitamente calda Belgrado gli scorsi 26, 27 e 28 ottobre, l’evento rappresenta ancora oggi un punto di riferimento nello scenario mondiale dei think tank grazie alla capacità del Prof. Dr. Negoslav P. Ostojic, Presidente dell’ECPD, di coinvolgere i rappresentanti delle più autorevoli istituzioni internazionali in ambito accademico e diplomatico.
La Conferenza Internazionale di quest’anno, giunta alla sua quattordicesima edizione, è stata diretta dal Dr. Roberto Savio, consigliere d’amministrazione di Fondazione Italiani, ed ha riunito nella City Hall di Belgrado oltre 40 relatori provenienti da tutto il mondo che hanno fornito i loro contributi sui temi della nuova definizione di sicurezza umana, delle sfide della sicurezza umana nei Balcani occidentali, dell’approccio alla sicurezza economica e della sicurezza culturale e dei valori condivisi.
Ospite dell’evento anche il Presidente della Fondazione Italiani, Dr. Gennaro Damato che, nel contesto della Conferenza Internazionale, ha sottoscritto con il Presidente dell’ECPD un accordo di cooperazione tra le due organizzazioni.
L’iniziativa, promossa dal Dr. Roberto Savio, è finalizzata alla realizzazione di progetti comuni negli ambiti della cultura, delle scienze umane e dello sviluppo sociale ed economico.
Alla firma dell’accordo: Negoslav Ostojic, Gennaro Damato, Roberto Savio, foto di Agostino Ciciriello
“La Conferenza Internazionale dell’ECPD – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Italiani, Dr. Gennaro Damato – è riconosciuta a livello internazionale come uno dei think tank più importanti e siamo onorati di essere stati invitati a questa edizione. Ringrazio il Prof. Dr. Negoslav P. Ostojic per averci ospitato qui in Serbia ed il Dr. Roberto Savio per aver fortemente voluto la realizzazione di questa partnership tra la Fondazione Italiani e l’European Center for Peace and Development, due organismi che perseguono gli stessi obiettivi in parti diverse d’Europa”.
“Abbiamo accolto con molto interesse la proposta del Dr. Roberto Savio di sottoscrivere questo accordo, perché apprezziamo l’attività di diplomazia culturale che la Fondazione Italiani svolge in Europa ed, in particolare nei Balcani. Ci impegniamo a dar seguito nell’immediato agli obiettivi comuni che abbiamo definito in questa sede”, è stata la replica del Prof. Dr. Negoslav P. Ostojic.
La figura del ponte, soprattutto in Serbia, ha una valenza simbolica: durante la Guerra dei Balcani, infatti, i ponti venivano distrutti per separare le popolazioni di religione e lingua diversa. Con questo accordo, invece, Fondazione Italiani ed ECPD costruiscono un ponte metaforico tra le due organizzazioni, con l’obiettivo di favorire la cooperazione e lo sviluppo culturale tra tutti Paesi dei Balcani e tra questi e l’Europa occidentale.
26 Settembre 2018 - di Agostino Ciciriello
Continua l'attività di incontri con le università della Fondazione Italiani OdR
Diplomazia culturale in Kosovo
Dopo i due accordi stretti a Maggio con le due Università albanesi, l'attività della Fondazione si è spinta oltre il confine del Paese delle Aquile, per giungere nella Repubblica del Kosovo attraverso la nuova autostrada, che si inserisce come un fiume tra le dolci e panoramiche colline che separano i due Stati. Il Kosovo evidenzia, sin dai primi metri percorsi dopo la dogana, la sua continuità culturale con l'Albania, espressa principalmente attraverso la lingua e l'uso "informale" della bandiera rossa con l'aquila a due teste, di gran lunga prevalente rispetto a quella ufficiale.
Università
Diversamente dagli Albanesi dell'Albania, tuttavia, gli "Albanesi del Kosovo", ancora oggi, devono fare i conti con le conseguenze della guerra del 1998. Alle ferite della guerra ben evidenti, attraverso i monumenti ai “guerriglieri” caduti, che ogni quartiere esibisce nelle proprie strade, si contrappone lo spirito corale che anima la ricostruzione. Il Kosovo è un cantiere in divenire che offre opportunità di sviluppo ad imprese nazionali ed estere. A maggior ragione se europee, considerando che la moneta ufficiale è l'Euro.
Su iniziativa del Prof Kryeziu dell'Università Fama di Pristina e delle società albanese Publical Sh.p.k., lo scorso 20 settembre il Presidente della Fondazione, Gennaro Damato, ha incontrato gli esponenti di alcune delle principali Università del Kosovo.
Sui diversi tavoli, si è discusso di cooperazione tra istituzioni ed imprese italiane, albanesi e kosovare nell'ambito dell'istruzione universitaria, della formazione e della partecipazione congiunta a Programmi di finanziamento dell'Unione Europea.
Moschea Sinan Pasha Prizren (foto di Gennaro Damato)
Gli incontri si sono svolti nelle quattro maggiori città del Kosovo, e hanno coinvolto: il Dr. Sadik Idrizi, Vice-Rettore dell'Università "Ukshin Hoti" nella stupenda città di Prizren; Dr. Irfan Nikci, Advisor del Rettore dell'Università "Haxhi Zeka" a Pëje; Dr. Bajram Kosumi, Rettore dell'Università "Kadri Zeka" ed ex-Primo Ministro della Repubblica di Kosovo, a Gjilan;Dr. Avdi Smajli del Collegio "FAMA" ed il Presidente dell'Università "UBT", Prof. Edmond Hajrizi, nella capitale Prishtina.
Dal confronto con le istituzioni coinvolte negli incontri è emersa la volontà, da parte di tutti gli interlocutori kosovari, di dar seguito alla collaborazione con Fondazione Italiani, attraverso la stipula di accordi quadro finalizzati ad intraprendere, nell'immediato, percorsi di cooperazione e di integrazione culturale a più livelli.
Università
Il Kosovo, infatti, vuole rappresentare un nuovo avamposto per i valori Comunitari nell'Europa Orientale e, al tempo stesso, può diventare un'opportunità per le imprese e le istituzioni italiane che intendono realizzare un nuovo modello di cooperazione nell'area dei Balcani.
Confine Albania-Kosovo (foto di Gennaro Damato)
31 maggio 2018
Italia e Albania insieme per la promozione della cultura
Italia e Albania per la cultura
Giovedì 31 maggio, il Dr. Gennaro Damato, Presidente della FONDAZIONE ITALIANI – Organismo di Ricerca ha sottoscritto due importanti accordi con il Rettore della Universiteti Europian i Tiranes, Prof. Tonin Gjuraj ed il Rettore del Collegio Universitario “Luarasi”, Prof. Ethem Ruka, al fine di sviluppare attività didattiche, di formazione e ricerca congiunte, in un contesto di internazionalizzazione.
Dr. Gennaro Damato - Prof. Tonin Gjuraj
Le due Università e la Fondazione si propongono di individuare azioni comuni nella definizione di progetti legati a programmi di finanziamento dell’Unione Europea, nell’individuazione di partner internazionali e nell'organizzazione di eventi istituzionali di promozione della cultura e dell’innovazione a livello locale. I due accordi permetteranno la promozione di nuovi modelli e strategie che consentano di rafforzare il legame tra i due Paesi, anche in termini sociali e culturali (già esistenti tramite le comunità Arbresh, numerose in tutto il territorio italiano), attraverso la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e diffusione di conoscenze ed esperienze all'interno del tessuto sociale albanese.
Dr. Gennaro Damato - Prof. Ethem Ruka
In seguito alla firma degli accordi, dunque, verranno realizzati progetti comuni finalizzati ai programmi di finanziamento legati all’Unione Europea, come Erasmus+, nonchè progetti in collaborazione con altri Enti e Istituzioni internazionali in un clima di networking culturale e di sviluppo socio-culturale a livello internazionale. “Questi due accordi triennali sono parte integrante della mission della Fondazione, impegnata nella sua attività di Diplomazia culturale, promuovendo forme di sviluppo e ricerca innovativa e favorendo uno sviluppo interculturale e internazionale del territorio. Ringrazio in modo particolare il Prof. Prenga, vero promotore degli accordi, e la società Publical che ha permesso alla Fondazione Italiani di poter operare in Albania attraverso la propria sede.” ha dichiarato il Presidente della FONDAZIONE ITALIANI, Gennaro Damato.
RomaSymposium promuove, organizza e gestisce importanti congressi e manifestazioni internazionali, sotto l'egida della prestigiosa New Policy Forum, fondata dal Premio Nobel Michail Gorbachev, e della Fondazione Italiani (organismo di ricerca).
I grandi convegni, come il Climate Change Symposium a Roma nel 2015 e la Conferenza sulla Sicurezza Europea a Praga nel 2016, promossi su iniziativa del consiglio direttivo e del Premio Nobel Michail Gorbachev stesso, sono gestiti da RomaSymposium in tutti gli aspetti organizzativi ed operativi, che comprendono la comunicazione mediatica, i rapporti con la stampa, i rapporti istituzionali, con l'industria e gli sponsor, la logistica, l'ospitalità, la direzione operativa delle manifestazioni, l'editoria.